Ciao,

se sei qui e segui il mio blog, probabilmente hai letto il post su cos’è un buon ritratto. Se non lo hai ancora fatto ti invito a dare un’occhiata qui.

Volevo iniziare come uno di quei post divertenti postando la ricetta di una torta adattata alla fotografia, ma dopo l’entusiasmo inziale, ho riletto le prime righe e mi è sembrata una cavolata pazzesca! Ragazzi era davvero orrenda, così ho preferito scrivere qualcosa di più semplice e lineare che possa essere d’aiuto per i ritratti fotografici.

 

In effetti, non esiste una ricetta unica per fare una buona foto, altrimenti parafrasando un noto fotografo, sarei in grado di ripeterla in ogni mio scatto. Ci sono però delle linee guida che possono aiutare.

 

La modella o il modello innanzitutto. Con questa frase intendo dire che il soggetto della fotografia è, e deve essere il protagonista. Non il fotografo, sebbene la sua impronta e il suo stile siano riconoscibili e fondamentali per il tutto. Tieni sempre presente che il protagonista deve trovarsi a suo agio. La fotografia non deve servire per disfare il proprio ego, ma parafrasando il fotografo Settimio Benedusi:

la fotografia deve risolvere un problema“.

 

Ecco qualche piccolo accorgimento che potrà tornarvi utile.

 

1) Programma lo shooting.

Se lo shooting è in esterna in un posto che non conosci perfettamente, ti consiglio di andarci prima, meglio se allo steso orario in cui dovrai fotografare. Ti servirà per capire la luce. Controlla le previsioni meteo, e orai di luce (alba, tramonto, blu e golden hour comprese) ci sono un mucchio di app che lo fanno. Evita la tarda mattinata e il pomeriggio, le luci possono essere troppo dure e difficili da gestire. In caso non possa farne a meno, sfrutta le ombre di alberi e caseggiati e procurati un pannello riflettente. Se spogli del rivestimento argentato/dorato lo puoi usare per ammorbidire la luce diretta al soggetto.

Ricorda che non sempre una bella location è la scelta migliore. Lo scopo è raccontare qualcosa della modella e valorizzarla, perciò anche una casa abbandonata o un portone antico sono belle texture da usare come sfondo. Si può trovare una giusta location praticamente ovunque, usate creatività e fantasia.

Se la sessione fotografica è nel tuo studio o in una sala posa che già conosci, le cose saranno più semplici, sarai tu il regista della luce e potrai usare il fondale più adatto.

Quanto mi piace questa definizione: “regista della luce”! prima o poi approfondiremo anche l’argomento delle luci artificiali, gli schemi di luce per ottenere ciò che vogliamo dalle nostre foto in studio.

2) Controlla l’attrezzatura

fai un check della tua attrezzatura almeno un giorno prima dello shooting. Carica le batterie, controlla le schede e assicurati che tutto funzioni. Se qualcosa non va puoi porre rimedio. Portati un pannello riflettente, il cavalletto, degli stativi e i flash se scatti in esterna.

3) Scopo dell’immagine.

Prima di iniziare è importante sapere lo scopo delle foto. Lo scopo della fotografia è fondamentale.

Perché questo ritratto? Regalo, lavoro? Sarà stampato o andrà sui social?

Ti servirà per capire se le immagini posso essere croppate (ritagliate), il tipo di post produzione, l’angolazione.

4) Parla con la modella e stare a suo agio.

Inizia una chiacchierata prima dello shooting e non tirare fuori la reflex fin da subito.

Non imparerai a conoscere a fondo l’altra persona, ma ti servirà per osservare i suoi gesti, i dettagli, il profilo migliore, e soprattutto per farla rilassare. Ricorda che il fotografo deve essere un buon osservatore e che l’immagine deve comunicare in quanto la fotografia è innanzitutto un linguaggio.

Una persona rilassata è più naturale. Falla sedere su uno sgabello, sedia, divano, gradino e questo la aiuterà a rilassarsi. Parla, sorridi e condividi anche un po’ di te, questo aiuta ad accorciare le distanze. Durante lo shooting non essere timido o  avaro di risate e complimenti sinceri.

Se il soggetto della foto coincide anche con il committente allora dovrai necessariamente capire cosa vuole ottenere dal ritratto perché la fotografia nasce per risolvere un problema.

5) Composizione

Potrei dirti di evitare un obiettivo grandangolare o di scattare con un’apertura del diaframma di F4 o 2.8 alla velocità di 1/160, ma questo non significherebbe molto fuori del contesto reale, delle luci, degli iso e obiettivi utilizzati, per cui non parlerò di questo. In questa occasione salto a piè pari (non lo scrivevo nemmeno alle elementari) le “regole” base della fotografia perché le darò per scontate (regole di composizione, piani fotografici, velocità dell’otturatore e apertura del diaframma, iso, ecc…). Se per caso vi interessa approfondire qualcuno di questi argomenti fatemelo sapere nei commenti!

Prestate attenzione al tipo di ritratto che volete fare. Se è un ritratto ambientato, cercate un ambiente che ha un particolare significato per il soggetto.

Attenti anche al punto di vista e all’angolazione. Il principio base della macchina fotografica è che tutto ciò che è più vicino all’obiettivo è anche ciò che appare più grande: sfruttatelo a vostro vantaggio. Fotografare dall’alto, ad esempio, schiaccia il soggetto che appare più vulnerabile, mentre lo stesso soggetto dal basso può apparire più sicuro.

Metti in posa il soggetto, ma se possibile evita di toccarlo. Piuttosto suggerisci suggerisci alla persona ritratta di imitarti per ottenere la posa voluta.

Il cambiamento nella luce e nella posizione della modella può cambiare la fotografia. Parlare di luce significa parlare di ombre. Pose diverse allungano o restringono le ombre. Fai muovere il viso della modella e osserva dove si proietta l’ombra. In questo modo è possibile plasmare la percezione del corpo facendo si che un viso appaia più allungato o più squadrato e un corpo più snello o più massiccio. Allo stesso modo può essere utilizzata anche un’inquadratura molto stretta che taglia parti del viso, ma attenzione a non tagliare parti finali degli arti, mento e naturalmente gli occhi. Gli occhi dovranno essere sempre a fuoco, o almeno uno di essi.

La composizione deve essere armoniosa e tenete presente che ogni elemento nella fotografia ha un suo valore, anche ciò che è sfocato.

Secondo il grado di importanza che attribuisci alle cose, racconterai qualcosa di diverso. In questo modo soggetti più grandi, più chiari, più luminosi catturano prima l’attenzione, così come uno sguardo puntato verso l’obiettivo.

Se stai facendo un ritratto ambientato presta attenzione alle linee guida degli oggetti circostanti, e le cornici naturali, utilizzale per convogliare lo sguardo verso la modella.

Un discorso a parte meritano i colori e la loro percezione, ma non è questa la sede giusta.

Stavo per scordarmelo, ma lo davo per scontato: tenete l’orizzonte dritto. Anche se non si tratta di un panorama, un orizzonte storto in un ritratto attira l’attenzione fuori dal soggetto.

 

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Buona luce a tutti!

Category: fotografi, fotografia

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ANDREA PUXEDDU FOTOGRAFO